Fino a qualche tempo fa, salari competitivi, incentivi e prospettive di sviluppo di carriera erano elementi sufficienti per trovare e mantenere talenti all’interno delle aziende. Oggi, tutto è rimesso in gioco e le organizzazioni devono alzare la posta per dare ai dipendenti ciò che davvero vogliono: un modo semplice e flessibile per lavorare.

Miglior esperienza di lavoro = Migliori risultati di business

In questo contesto, la tecnologia gioca un ruolo fondamentale. Secondo una nuova ricerca commissionata da Citrix a Economist Intelligence Unit, le aziende che puntano su di essa per migliorare l’esperienza di lavoro riescono ad ottenere per se stesse una serie di vantaggi competitivi. In particolare, il 40% degli oltre 1100 manager intervistati, afferma che una miglior esperienza di lavoro può portare direttamente a migliori risultati di business mentre altri puntano l’attenzione sulla possibilità di attrarre i migliori talenti, o di alzare il livello di produttività e di engagement.

Semplificare

Oggi, chi lavora si aspetta che le cose in ufficio siano facili come nella vita personale. A casa, è possibile comprare un volo in meno di 6 click mentre in azienda, spesso, bisogna navigare attraverso diverse app ed effettuare una serie di livelli di autenticazione per ottenere lo stesso risultato.

Questo è frustrante, perché sembra che il software aziendale abbia abbandonato l’utente nel mare della complessità. In realtà, l’IT può fare molto, a partire dalla  scelta di un maestro d’eccezione che pure con l’IT, a prima vista, c’entra molto poco: Michelangelo Buonarroti.

Eliminare le interferenze

In che modo Michelangelo ha creato il suo David, la famosa scultura che ancora viene ammirata a Firenze suscitando non poca meraviglia? Quello che il grande artista fece fu scegliere un pezzo di marmo ed eliminare tutto ciò che a David non assomigliava. Lo stesso approccio si deve adottare con le soluzioni IT: eliminare da esse tutto ciò che ostacola una produttività sana e, se questa può sembrare di primo acchito una semplificazione troppo netta della realtà, non dobbiamo dimenticare che  questo è esattamente ciò di cui l’IT ha bisogno.

Oggi, infatti, il workplace è pieno di distrazioni che possono impedire di portare a termine il lavoro o comunque ritardarne la compiutezza. Basti pensare che, in media, un dipendente deve utilizzare da quattro a più applicazioni solo per eseguire un singolo processo di business e passa più del 25% del suo tempo a cercare le informazioni necessarie per riuscire a fare il proprio lavoro, mentre i manager dedicano più della metà del loro tempo a noiosi lavori di routine.

Migliorare la produttività

L’esperienza di lavoro dipende in ultima analisi dalla creazione di un ambiente capace di motivare e ispirare le persone a fare bene. Oggi, è la tecnologia che sta ridisegnando il confine di dove e come si lavora, mentre i modelli tradizionali legati alla presenza delle persone in un unico ufficio per un numero di ore sempre uguale non resisteranno a lungo.

Negli ultimi anni, abbiamo lavorato duramente per creare un ambiente di lavoro single sign-on unificato, in modo che tutte le app e tutti i dati potessero essere accessibili ovunque e tramite qualsiasi dispositivo, andando incontro alle esigenze dei nuovi professionisti.

Il futuro del lavoro è dinamico e decentralizzato e le aziende che riescono a spostare in maniera fluida persone e risorse digitali nei diversi workflow, saranno quelle capaci di ridefinire il significato del lavoro. Il prossimo passo sulla via della produttività sarà un approccio dove analytics e intelligenza artificiale avranno un ruolo sempre più rilevante. E dove l’esperienza di lavoro raggiungerà i nuovi standard.